Descrizione

Le prime coltivazioni di carciofo in Italia risalgono al XV secolo, quando dalla zona di Napoli, dove era stata introdotta da Filippo Strozzi, la coltura del carciofo si diffuse in Toscana (Caterina dei Medici ne fu una grande consumatrice) e, successivamente, in molte altre regioni. L'Italia è il più grande produttore al mondo di carciofi. Appartenente alla famiglia delle Composite, il carciofo è una pianta erbacea poliennale con fusto, alto da 50 a 150 centimetri. I fiori sono di colore azzurro-violaceo. Il carciofo detesta l'umidità, come pure le temperature inferiori ai 4-5 gradi, richiede un clima mite e, per quanto riguarda i terreni, predilige quelli profondi, di medio impasto, ben drenati e neutri. Per le notevoli cure colturali che richiede, il carciofo è una specie da rinnovo, miglioratrice, e può, quindi, precedere o seguire cereali ed altri ortaggi. Il carciofo romanesco possiede un'infiorescenza di forma rotondeggiante, di grande dimensione con brattee senza spine di color verde sfumate di viola.